Acne tardiva quanto dura e curarla

L'acne in genere è un disturbo spesso associato all'adolescenza, ma colpisce in realtà un numero sorprendente di adulti. Ben il 15% delle donne e il 3% degli uomini devono affrontare questa sfida anche quando sono ormai cresciuti.
In queste circostanze, ciò che si chiama acne giovanile si trasforma nell'acne tardiva o acne in età adulta.

Sebbene le lesioni siano sorprendentemente simili a quelle riscontrate durante l'adolescenza, con papule, pustole, noduli e cisti che possono lasciare segni e cicatrici indelebili, queste si concentrano in zone specifiche, in particolare sulla regione del mento e della mascella.

Ma l'acne tardiva quanto dura, quali sono le sue cause e come si può curare? In questo articolo ci concentreremo su questa problematica della pelle quanto dura l'acne tardiva e cosa fare in questi casi!

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Acne tardiva quanto dura e cause

E quindi l'acne tardiva quanto tempo dura? Prima di rispondere a questo quesito è importante conoscere le cause a monte del problema. L'acne tardiva può scaturire da una serie di fattori scatenanti, poiché esistono diverse condizioni che possono portare agli adulti, soprattutto alle donne, a produrre in eccesso sebo e dalla causa dipenderà per l'acne tardiva durata del problema e gravità delle manifestazioni.

Ad esempio, squilibri ormonali precedenti al ciclo mestruale, condizioni associate alla sindrome dell'ovaio policistico o la sospensione della pillola anticoncezionale possono determinare un aumento nella produzione di sebo.

Questi fattori sono collegati agli ormoni femminili, noti come androgeni, che influenzano le ghiandole sebacee, indicando loro quanto sebo produrre. Un semplice errore di comunicazione o una ipersensibilità delle ghiandole può portare a una maggiore produzione di sebo e a una maggiore sensibilità della pelle.
Oltre a questi fattori, ci sono altre cause da tenere in considerazione:

• Alimentazione: benché non esistano cibi specifici che causino l'acne tardiva (come il cioccolato o i salumi, teorie prive di fondamento), un'alimentazione scorretta priva di alimenti freschi e salutari può influire negativamente sulla flora batterica intestinale, generando uno stato infiammatorio che può influenzare la produzione di sebo da parte della pelle del viso.
• Stress: anche se lo stress non è una causa diretta dell'acne tardiva, può peggiorare alcune condizioni cutanee e aumentare i livelli di ormoni androgeni. Inoltre, la comparsa stessa dell'acne può essere fonte di stress, creando un circolo vizioso che può essere interrotto attraverso tecniche di rilassamento per affrontare la situazione con maggiore serenità.
• Trucco: qualsiasi tipo di trucco può creare uno strato più o meno spesso sul viso, che potenzialmente ostruisce i pori o addirittura penetra all'interno di essi. Per ridurre al minimo il rischio di danni da trucco, è essenziale utilizzare prodotti oil-free o, ancora meglio, cosmetici appositamente formulati e testati per prevenire la formazione di brufoli e altre imperfezioni acneiche.
• Pillola anticoncezionale: alcuni tipi di pillole anticoncezionali contengono ormoni che possono tenere a bada l'acne tardiva, bloccando gli androgeni responsabili della produzione eccessiva di sebo da parte delle ghiandole sebacee. Tuttavia, in alcuni casi, la pillola anticoncezionale potrebbe anche peggiorare la situazione, quindi è importante prestare particolare attenzione alla cura della pelle quando si fa uso di questo tipo di contraccezione per evitare spiacevoli eruzioni cutanee.

Quindi per capire l'acne tardiva quanto dura, è importante prima conoscerne le cause per capire come agire in modo mirato e ridurne l'aspetto nel minor tempo possibile.

Acne tardiva quanto dura e come curarla

Da ciò che abbiamo detto è facile evincere per la domanda “l'acne tardiva quanto dura?” non c'è una risposta univoca. Molto dipenderà dalle cause che hanno provocato il problema e da quanto tempestivamente si interverrà. Il processo di risoluzione di questo problema nella vita adulta si dimostra più intricato rispetto all'adolescenza, poiché la pelle diventa più reattiva agli interventi locali, che possono causare arrossamenti e irritazioni durante il trattamento.

In situazioni più lievi, è comunque possibile ricorrere a prodotti per uso topico contenenti retinoidi, anche se la scelta migliore rimane consultare uno specialista dermatologo, in grado di consigliare una terapia personalizzata in base al tipo di pelle.

Il periodo di guarigione può variare da sei settimane a tre mesi, ma nei casi più ostici può richiedere l'uso di farmaci somministrati per via orale. In genere, si utilizzano prodotti che contengono acido salicilico, zolfo, perossido di benzoile, retinolo e, nei casi più gravi, isotretinoina. Nei casi in cui l'acne sia dovuta a infezioni batteriche, possono essere prescritti anche antibiotici.

Nelle donne, quando il problema deriva da squilibri ormonali causati dall'attività ovarica, le terapie ormonali come l'assunzione della pillola anticoncezionale si dimostrano efficaci nel trattamento. Una volta ottenuta la guarigione, è fondamentale seguire una terapia preventiva, poiché è probabile che il problema possa fare ritorno.

Esistono anche accorgimenti importanti che favoriscono una migliore guarigione. Durante il trattamento, è preferibile evitare l'uso di trucco o utilizzare cosmetici non oleosi che consentano alla pelle di respirare e non ostruiscano i pori. Inoltre, è fondamentale detergere la pelle del viso due volte al giorno e idratarla per evitare ulteriori stress. Dunque ogni sera rimuovi l'eventuale make up utilizzando un latte struccante e una salvietta lavabile in bambù come la nostra che puoi trovare QUI.

Poi procedi a lavare il viso con acqua tiepida e un detergente per il viso che sia delicato e una volta asciugato applica un tonico astringente e lenitivo. Infine applica dei prodotti idratanti e nutrienti, non comedogenici e naturali, come quelli contenuti all'interno del nostro kit idratazione delicata, che puoi trovare cliccando QUI.

Inoltre la non compressione dei punti neri, l'eliminazione dei farmaci, cosmetici o inquinanti responsabili del problema, e la riduzione delle fonti di stress possono contribuire al miglioramento complessivo del quadro clinico.

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