Zinco piritione crema viso: pericolo e divieti
Quando si cercano dei buoni prodotti per la skincare spesso ci si concentra più nel trovare il cosmetico giusto per il proprio tipo di pelle o per l’inestetismo che si vuole migliore, piuttosto che nel prestare attenzione agli ingredienti del prodotto, alla loro provenienza o sicurezza. Nonostante questo atteggiamento sia del tutto normale e comprensibile, è anche vero che essere consapevole di cosa stai applicando sul tuo viso è molto importante per la salute della tua pelle e per quella del pianeta.
Imparare a leggere l’INCI, ovvero la lista degli ingredienti del prodotto, ti permette di essere a conoscenza di cosa contiene esattamente la formula del cosmetico che vuoi acquistare, quali sono gli ingredienti, se sono naturali, biologici, vegani o se invece contengono delle sostanze chimiche che a volte possono essere ritenute nocive.
Ad esempio, la zinco piritione crema viso che fino a pochi anni fa era molto utilizzata per le sue proprietà, ad oggi è considerata altamente nociva e pericolosa sia per la nostra cute che per l’ambiente. Saper riconoscere se una crema contiene o meno questa sostanza diventa, quindi, importantissimo.
Nella nostra sezione di blog “Cosmesi Green” abbiamo già scritto diversi articoli a riguardo perché il nostro obiettivo è sempre quello di informarti così da renderti più consapevole dei tuoi acquisti, sia per curare al meglio la tua pelle, che per salvaguardare l’ecosistema.
Nell’articolo di oggi vogliamo approfondire il tema dello zinco piritione crema viso, andando a scoprire a cosa serve, come si riconosce e perché a marzo 2022 ne è stato vietato l’utilizzo.
Zinco piritione crema viso: cos’è?
Le creme a base zinco piritione hanno proprietà antibatteriche, antimicrobiche e antimicotiche che possono essere molto utili per combattere casi di dermatite seborroica, psoriasi e forfora proprio perché riescono a inibire la crescita del lievito.
Per questo motivo negli anni sono stati creati diversi cosmetici a base di zinco piritione, e infatti si possono trovare moltissimi shampoo antiforfora, creme per il cuoio capelluto e detergenti per la cura della dermatite seborroica che hanno tra i primi ingredienti proprio questa sostanza.
Nonostante gli innumerevoli benefici che può avere la zinco piritione crema viso, negli ultimi anni sono venuti a galla fin troppi lati negativi e sospetti. Se ne sono dette di ogni colore, fino ad arrivare ad oggi al suo divieto: continua a leggere l’articolo per scoprire se davvero lo zinco piritione nocivo!
Zinco piritione nocivo: vero o falso?
Le creme a base di zinco piritione sono state accusate di essere nocive su più fronti, infatti, dopo diversi studi, è risultato che questa sostanza è cancerogena e può dare problemi di fertilità, è dannosa per il feto nel periodo di gravidanza e inoltre è anche tossica per gli organismi acquatici.
Quindi, oltre ad essere altamente pericoloso per la salute della nostra pelle, può danneggiare gravemente anche l’ambiente e gli animali che lo popolano. Come abbiamo detto prima, le creme e gli shampoo che hanno tra i primi ingredienti questa sostanza, vengono a contatto con una cute già irritata da psoriasi e dermatiti, perciò è facile aggravare la situazione. Inoltre, sono spesso cosmetici da risciacquo, quindi è quasi certo che andranno ad inquinare mari e fiumi.
Zinco piritione divieto del 2022
Da marzo 2022 l’Unione Europea ha deciso di vietare completamente l’utilizzo di due ingredienti su cui si discute da diversi anni: il primo è il Lilial, il secondo è proprio lo zinco piritione, classificandoli come interferenti endocrini e tossici per la riproduzione.
Lo stop è arrivato tramite il regolamento 2021/1902 della Commissione Europea definendo le due sostanze come cancerogene e mutagene di categoria 1B, ovvero “presumibilmente tossiche per la riproduzione nell’uomo” (anche dette CMR).
Tutti i cosmetici che contengono queste due sostanze non potranno più essere formulati né tanto meno commercializzati in Europa.
Ovviamente tutte le aziende sono state avvertite in tempo e la produzione di zinco piritione crema viso è stata totalmente bloccata, perciò ad oggi, nel mercato Italiano e Europeo non è più possibile trovare cosmetici che contengano questa sostanza. Dunque, non c’è bisogno di allarmarsi se per caso hai a casa qualche prodotto comprato tempo fa che contiene ancora lo zinco piritione, valuta se utilizzarlo comunque in piccolissime quantità e dalla prossima volta affidati a brand naturali e biologici!
Come riconoscere lo zinco piritione nei cosmetici
Come abbiamo detto, in Europa c’è stato lo “zinco piritione divieto”, ma nel resto del mondo? Infatti, spesso, si acquistano prodotti per la skincare provenienti dall’America o dalla Corea e non è sempre detto che questi paesi abbiano le nostre stesse normative riguardo i cosmetici.
La soluzione, in questo caso, è quindi imparare a leggere correttamente l’INCI del prodotto per assicurarsi di star acquistando un cosmetico sicuro per la nostra salute, ma anche per non inquinante il pianeta.
La presenza dell’INCI è obbligatoria sui packaging di tutti i prodotti cosmetici e non è altro che la lista degli ingredienti presenti nella formula, i quali sono inseriti in ordine decrescente.
Oltre a imparare a leggerlo, possiamo cercare sugli imballaggi la presenza delle certificazioni biologiche, vegane e naturali che ci assicurano solo la presenza di ingredienti provenienti dalla natura, quindi non potremo trovare sostanze chimiche o nocive.